- Mina del 1960 - Il Cielo in una stanza -
Il collezionismo di vinili in Italia è in netta salita soprattutto dalla nascita del Compact Disc che pian piano lo ha sostituito.Il formato dei dischi in vinile sono tutti ricercati in ugual misura dai collezionisti:l’Album o 33 giri,il Singolo o 45 giri e infine il 78 giri.
Per questo tipo di collezione così come per altre,non esiste una regola che stabilisca la netta quotazione del singolo pezzo,così come ad esempio accade per monete,banconote e francobolli.
Tutto si basa sulle oscillazioni del mercato in genere sottoposto alla ricerca di singole persone orientate verso l’uno o l’altro genere,oppure verso un artista piuttosto che ad un altro.
Ma in modo orientativo ci si regola sulla base del ritrovarlo facilmente o meno in circolazione: Come per tutte le altre cose oggetto di collezione infatti,il valore di un disco è dato dalla sua scarsa reperibilità sul mercato così da divenire poco comune o addirittura raro.
Questo per i dischi si verifica a causa di un numero basso di copie stampate all’atto della sua uscita e con un conseguente ed inaspettato(per i discografici dell’epoca) successo dell’artista o della canzone. Oppure tutto questo potrebbe essere imputato sempre in origine, anche ad una inadeguata e scarsa distribuzione territoriale per la messa in vendita,successivamente all’incisione.
Questo per i dischi si verifica a causa di un numero basso di copie stampate all’atto della sua uscita e con un conseguente ed inaspettato(per i discografici dell’epoca) successo dell’artista o della canzone. Oppure tutto questo potrebbe essere imputato sempre in origine, anche ad una inadeguata e scarsa distribuzione territoriale per la messa in vendita,successivamente all’incisione.
E’ chiaro che in un mercato orientativo come questo dove nessuno a volte sa bene cosa vende e per quanto lo vende è molto facile avere un colpo di fortuna,così da riuscire a portarsi a casa un pezzo non comune trovato su una bancarella di un mercato delle pulci o nei fondi di un magazzino. Se poi si ha molta fortuna si può riuscire anche a trovare un disco che,portato a casa per pochi euro,porti a guadagnare rivendendolo all’asta anche 1000 euro. Caso molto più difficile è trovare un pezzo di bassissima tiratura che può anche raggiungere cifre da capogiro.
Spesso,proprio perché non ci sono delle regole che portano a bene orientarsi verso l’acquisto è chiaro che gli affari si possono concludere anche attraverso lo scambio tra collezionisti e ritrovarsi tra le mani un pezzo di maggior valore di quello scambiato.
Infatti quando due collezionisti di dischi si incontrano,è quasi sicuro che non cercano la stessa cosa perché portati da tendenze e gusti probabilmente diversi ed anche se tra loro la tendenza e lo stile musicale di ricerca è analogo non è detto che siano attratti dal medesimo artista.
Oltre che questi riferimenti,il vinile deve avere delle caratteristiche specifiche per far si che il suo valore sia maggiore. Innanzitutto occorre valutare la qualità del singolo pezzo sotto l’aspetto estetico:che sia soprattutto esente da scheggiature o graffi molto evidenti .Quanto più è integro più il valore aumenta. Così per la copertina che deve essere per primo originale oltre che di buona conservazione.
Poi si considera l’ascolto di prova del sonoro che deve sicuramente essere privo di disturbi di rilievo. Tutto questo nel suo insieme,distinguono la qualità di un disco d’epoca rispetto ad un altro. La qualità del Disco è di valore aggiunto al titolo ed all’artista.
Il modo migliore per iniziare un collezione in vinile dunque,è documentarsi e costruirsi una conoscenza specifica.
Il modo migliore per iniziare un collezione in vinile dunque,è documentarsi e costruirsi una conoscenza specifica.
Di valido aiuto le riviste specializzate nel settore ed ovviamente non bisogna trascurare l’aiuto di internet e la partecipazione ai forum sull’argomento.
I VINILI INTROVABILI
Tracciando un’analisi storica del collezionismo del vinile si possono fare esempi significativi di vinili che oggi è quasi impossibile trovare e se qualcuno potesse avere questa fortuna avrebbe tra le mani un capitale.
Uno dei dischi più quotati e rari è sicuramente il 78 giri acetato di Elvis Presley dal titolo “That’s when your hearth begin” e datato 1953:raggiunta all’asta la somma di 200 mila euro.
Segue in ordine il primo disco dei Quarry Man gruppo inglese che poco dopo cambiò nome per chiamarsi The Beatles.Il titolo è “That’ll be the day” un acetato sempre 78 giri del 1958 battuto all’asta per 170 mila euro: di questo disco finora è stata trovata una sola copia.
Per informazioni: antiquariatoitaliano@live.it antiquariatoi@yahoo.it